LO HOBBIT:LA DESOLAZIONE DI SMAUG

Secondo capitolo della saga de lo Hobbit, anche questo film lungo quasi tre ore. I problemi che si riscontravano nel primo continuano ad essere presenti anche in questo film: troppo, troppo lungo e se la lunghezza non pesava nel Signore degli anelli, qui invece si fa sentire. A volte si ha l’impressione che volessero a tutti i costi raggiungere il traguardo delle due ore e tre quarti allungando le scene il più possibile e aggiungendone altre non necessarie: su tutte la scena iniziale tra Gandalf e Thorin, che non aggiunge nulla alla narrazione. È un peccato perché lo Hobbit ha una trama interessante, gli interpreti sono azzeccati e come già accaduto nel Signore degli anelli scenografie, musiche, costumi ed effetti speciali sono stupendi. Il problema principale è stato forse quello di trattare lo Hobbit come se fosse il Signore degli anelli mentre invece il primo libro ha un tono molto diverso dalla trilogia dell’anello, nei film però non si avverte questa differenza: da questo punto di vista forse il fatto che il team creativo sia lo stesso tra i due film è stato un limite anziché un punto di forza. Se proprio Peter Jackson voleva fare tre film avrebbe fatto meglio a farli di due ore rendendo la narrazione più scorrevole.

HUNGER GAMES:LA RAGAZZA DI FUOCO

Secondo capitolo della saga di Hunger Games: ritroviamo Peeta (Josh Hutcherson) e Katniss (Jennifer Lawrence) dopo la loro vittoria nei giochi precedenti; la prima parte del film si concentra su come è cambiata la loro vita e cosa succede nel distretto, mentre la seconda parte è incentrata sui nuovi giochi. Il film è davvero molto bello ed è un esempio di ottima trasposizione cinematografica di un libro: hanno eliminato le parti non indispensabili, hanno reso il tutto sullo schermo in maniera molto fluida, i nuovi personaggi sono interessanti e gli attori che li interpretano all’altezza; merita una menzione speciale Jena Malone, davvero un’ottima Johanna. Le scene d’azione sono anche migliori del primo capitolo e c’è una certa attenzione al dettaglio e allo sviluppo psicologico dei personaggi, come ad esempio Effie. Un film da vedere, in attesa dell’ultimo capitolo diviso in due film.

FLIGHT

Whip (Denzel Washington), un pilota d’aerei con problemi di alcool e droga, si ritrova a dover affrontare un grave guasto meccanico durante un volo; grazie alla sua bravura riesce a salvare ad atterrare salvando quasi tutti i passeggeri. Durante l’inchiesta però i suoi problemi rischiano di metterlo nei guai. Il film si può dividere in due parti: la prima parte è tutta incentrata sull’adrenalinico viaggio aereo, la seconda parte è l’esplorazione della dipendenza dall’alcool di Whip. Denzel Washington offre un’interpretazione magnifica, il film però non mi ha convinta del tutto. Diciamo che a rovinarlo è il finale, con un cambiamento di atteggiamento di Whip fin troppo repentino. Ad Hollywood in fondo amano le storie di redenzione, ed è un peccato in questo caso, perché fino a quel momento il film era stato molto sincero e veritiero, sollevando anche questioni interessanti. In ogni caso un film che merita una visione.

ONLY LOVERS LEFT ALIVE

Il nuovo film di Jim Jarmush mostra alcuni giorni della vita di una coppia di vampiri, Adam (Tom Hiddleston) ed Eve (Tilda Swinton), innamorati da diversi secoli. Se anche non amate i film sui vampiri potrete comunque apprezzare il film, infatti il fatto che siano vampiri è assolutamente marginale: solo qualche scena in cui bevono sangue da un calice e il fatto che di giorno non escano sono gli unici elementi che ci fanno capire la vera natura dei personaggi. Quello su cui il film si focalizza è il rapporto tra Adam ed Eve e come trascorrano le loro giornate. Un cast stellare, oltre a Hiddleston e Swinton, non si possono non menzionare Mia Wasikowska e un ottimo John Hurt. Un film poetico, a tratti anche divertente, con due protagonisti magnetici.

A PROPOSITO DI DAVIS

I fratelli Cohen fanno centro ancora una volta. Un film bellissimo che racconta una settimana della vita di Llewyn Davis (Oscar Isaac), un cantante di musica folk che vive a NY negli anni ’60. Vediamo Llewyn lottare per un successo che probabilmente non arriverà mai, il suo rapporto con gli amici e con la sua famiglia. Nel film sono presenti molte canzoni e Oscar Isaac è davvero molto bravo ed intenso nelle interpretazioni dei brani. E se è vero che regge da solo il peso del film è anche vero che ci sono bravissimi comprimari come ad esempio Carey Mulligan o John Goodman. Convincente anche Justin Timberlake nel ruolo di Jim e una delle canzoni che canta assieme ad Isaac, “Please Mr.Kennedy”, è piuttosto divertente. Colonna sonora stupenda e coinvolgente curata da T-Bone Burnett. Curiosità: in un paio di canzoni con Isaac canta anche Marcus Mumford della band Mumford & Sons. Stavo per pubblicare la recensione con il titolo originale di inside Llewyn Davis ma ho scoperto oggi che è stato reso con A proposito di Davis.

THE STAG

Delizioso film irlandese, presentato al TFF, che racconta dell’addio al celibato di Fionnan (Hugh O’Conor). Fionnan, suo fratello e i suoi amici decidono di fare un campeggio nei boschi per festeggiare il suo imminente matrimonio ma a portare scompiglio nel rilassante weekend che avevano programmato ci penserà The Machine (Peter McDonald), futuro cognato di Fionnan. Il film è parecchio divertente grazie soprattutto al personaggio di the Machine, un po’ rozzo, ingombrante ma in fondo una brava persona. Gli appassionati di Sherlock riconosceranno sicuramente Andrew Scott nei panni del miglior amico dello sposo. Forse il finale del film è abbastanza prevedibile e un po’ buonista però il film regala un’ora e mezza di spensieratezza ed allegria.

THOR:THE DARK WORLD

Secondo capitolo della saga dedicata al supereroe di Asgard, interpretato ancora da Chris Hemsworth. Ritroviamo molti personaggi del primo film, e come già accaduto per Iron man 3 anche qui l’ambientazione è post Avengers. Thor si allea con il fratello Loki (Tom Hiddleston) per sconfiggere i pericolosi Elfi oscuri che minacciano di distruggere tutti i mondi grazie ad una pericolosa sostanza, l’Aether. Personalmente ritengo che questo seguito sia migliore del primo capitolo: c’è sviluppo dei personaggi, c’è molta più azione, ci sono diversi colpi di scena anche se almeno uno è abbastanza facile da prevedere. Come già accaduto nel primo film una delle cose migliori è il rapporto Thor-Loki, complesso e ricco di sfumature. Interessante la scena post titoli di coda, grazie anche alla presenza di Benicio del Toro, che speriamo faccia parte del terzo capitolo.